Tra le immagini che maggiormente hanno colpito i ragazzi della scuole primarie Don Giulio Facibeni e Giovanni Pascoli di Montecatini Terme, nel contesto del progetto didattico incentrato sull’artista Galileo Chini e il Liberty a Montecatini, vi è stata senza dubbio la natura morta.

Nell’incontro precedente, avvenuto presso la Fondazione Credito Cooperativo della Valdinievole, sostenitrice del progetto volto alla conoscenza del patrimonio artistico e culturale della città toscana, i ragazzi avevano scoperto le opere del fiorentino Chini attraverso un percorso sensoriale. I frutti delle nature morte che hanno visto potevano come essere catturati dal vivo per sentirne forme, imperfezioni, profumi, sensazioni anche ad occhi chiusi.

In questo terzo incontro in classe siamo ritornati a giocare con le immagini di Chini, con le sue linee e i suoi straordinari colori. Sono venute fuori delle splendide nature morte dove i ragazzi hanno mostrato attenzione anche alla resa dei particolari.

I ragazzi si sono divertiti a riprendere la realtà della natura morta tutta in stile Liberty, inserendo curve e linee ondulate, o tipici elementi decorativi come foglie a palmetta: particolari che si sono ricordati da immagini viste anche negli incontri precedenti.

A volte le nature morte si trovano accompagnate a figure rimaste loro particolarmente impresse, come gli alberi dagli intricati rami a spirale.

Durante il laboratorio abbiamo lavorato con alcune tecniche artistiche diverse per scoprire la straordinaria espressività della linea e dei colori: pennarelli, matite colorate, lapis per suggerire i volumi attraverso il chiaroscuro.

I ragazzi hanno indagato le possibilità del lapis che può essere usato sfregando con le dita la superficie disegnata, per creare leggeri effetti pastello molto adatti alla resa delle volumetrie e dei colpi di luce. In alcuni disegni soprattutto abbiamo ottenuto una straordinaria leggerezza.

Linee sintetiche e volumetrie per una vera e propria “natura morta contemporanea“.

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