“Ogni giorno dalle mura antiche di Prato escono 500.000 metri di stoffa, immaginate una pezza lunga come l’autostrada del sole da Firenze a Napoli, in un anno farebbe cinque volte il giro della terra, oppure potrebbe coprire la superficie dell’Italia, isole comprese. Le fabbriche tessili sono 1000 (…) una ogni 120 abitanti, nessuna città italiana, neppure Torino o Milano, ha una simile densità industriale. (…) Prato è la capitale dello spirito di iniziativa…” – Dal documentario “Prato, i pratesi e il telai”, facente parte della serie “Ritratti di città” del 1967, serie curata da Enrico Gras e Mario Craveri.
Anche noi di Keras il 7 maggio eravamo allo SpazioK di via Santa Chiara a Prato, per il primo dei quattro incontri che si succederanno in città per l’“Art invasion”. Si tratterà letteralmente di un’invasione, momenti pubblici dove le idee attaccheranno pregiudizi, luoghi comuni, divisioni etniche e sociali. Lo scopo è quello di tornare ad immaginare e a comunicare, promuovendo attraverso l’arte contemporanea il confronto e il dialogo. Gli artisti chiamati a condividere il proprio percorso progettuale e artistico durante questo primo incontro sono stati: Gaetano Cunsolo, Valentina Lapolla, Giacomo Laser e Giulia del Piero, e poi Bebla, repper cantautore pratese. Artisti giovani che si rapportano con il proprio territorio, con quel vissuto passato di grandi tradizioni e specifiche caratteristiche. Alessio Bertini ha coordinato gli interventi mentre l’antropolologo Massimo Pressanti ha tessuto le fila storiche, narrative, di una città che è cambiata profondamente, a causa di quelle “forze disaggreganti”, della globalizzazione e del capitalismo. Questi inevitabilmente hanno portato a trasformare i modi di lavoro, la struttura sociale e quindi anche i modi di rappresentazione della città. L’arte che in ogni tempo non può che essere contemporanea, si fa portavoce di quei cambiamenti, di quelle ferite, della vita delle persone che hanno abitato e abitano quei luoghi.
Toscanaincontemporanea 2013 è il progetto dal quale ha preso avvio l’Art invasion”, a cura del Centro Luigi Pecci di Prato e con le associazioni Dryphoto arte contemporanea e Kinkaleri, in collaborazione con il Comune di Prato, Comune di Carmignano, Spazio d’arte Alberto Moretti e in collegamento con Ars Aevi – Museo d’arte contemporanea di Sarajevo. Dieci artisti italiani attivi in Toscana e dieci artisti bosniaci si confronteranno con il proprio territorio, invadendolo con la loro arte, nei mesi da aprile a giugno 2014. Due storie distinte si trovano a vivere e ad essere narrate in parallelo: quella di Prato e quella di Sarajevo, entrambe accomunate dall’obiettivo di affidare all’arte il compito di ridefinire attraverso una profonda riflessione, il significato di identità di un luogo, creando suggestivi confronti, interferenze e contrasti fra visioni diverse dello stesso. Non è a caso che questo progetto prende vita in quest’anno, il 2014, importante nella vita aristica sia di Sarajevo, per l’apertura del nuovo museo dedicato all’arte contemporanea, sia per Prato per l’ampliamento del Centro Pecci.
La serata è partita dalla suggestiva ed emozionante visione, soprattutto per noi pratesi, del documentaio “Prato, i pratesi e i telai”, facente parte della serie “Ritratti di città”, dedicata alle città italiane, promossa dalla Rai in pieno boom economico. Qui Prato è raccontata come città “anomala” rispetto alle altre della Toscana: un mondo tutto da scoprire e misterioso, vibrante e rumoroso, a causa di quei telai che si sentivano per non meno di 16-20 ore al giorno. Quella “selva di ciminiere” sbuffanti viene rivissuta romanticamente per passare al video del repper Bebla che, da cittadino nato e cresciuto a Prato, parla della sua città con un’ironia irresistibile e profonda. Racconta così, sullo sfondo di 80 frame che si susseguono a mostrare i posti più famosi e caratteristici, le trasformazioni, i paradossi, fenomeni, come quello dell’immigrazione, che hanno interessato un territorio così particolare.
Una bella serata emozionante dove poi sono stati i giovani artisti a parlare del loro progetto legato ai luoghi, allo spazio del vissuto. L’ingresso alle iniziative di Prato-Sarajevo ARTINVASION è gratuito. L’altro incontro è stato giovedì 15 maggio presso lo Spazio d’Arte Alberto Moretti- Schema Polis in Via Borgo, 4 a Carmignano. Le artiste Emma Grosbois e Virginia Zanetti hanno dialogato con l’artista Remo Salvadori, in un evento coordinato da Matteo Innocenti, con successivo concerto di Gong. Il prossimo e ultimo appuntamento sarà il 19 maggio alle ore 21 presso Dryphoto arte contemporanea, via delle Segherie 33, Prato. Le artiste Olga Pavlenko e Lori Lako si confrontano con lo scrittore Edoardo Nesi in un incontro coordinato da Alessio Zipoli.
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